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Dopo aver percorso l’autostrada A1 Napoli/Roma, raggiungiamo l’Abbazia di Montecassino. Posta, a 516 metri di altitudine, sulla vetta dell’altura calcarea di Cassino, domina la valle del Fiume Liri, dove prima i Volsci e poi i Romani avevano costruito templi pagani dedicati agli dei; vi sorgevano, infatti, l’acropoli della città e i resti di un tempio dedicato a Giove e uno ad Apollo. Fu fondata da S. Benedetto verso il 529. Il santo costruì prima un piccolo oratorio, poi, una volta stabilitosi, edificò la casa madre dei benedettini e istituì la Regola Benedettina “ora et labora”, secondo la quale i monaci erano tenuti a cantare le lodi al Signore, a studiare e a praticare lavori manuali. L'Abbazia, fu distrutta e ricostruita per ben 4 volte nel corso dei secoli a causa dei longobardi prima (581), durante la loro ritirata verso il Liri, poi dai saraceni (883), poi ancora dal terremoto (1349) e per finire durante il conflitto della II guerra mondiale (1944), da parte degli alleati, che in sole 3 ore la rasero al suolo, facendo centinaia di vittime, tra monaci e civili. Ci vollero ben 10 anni di duro lavoro, nonché l’eccezionale maestria di una moltitudine di artigiani tra i migliori del paese.
Dopo il pranzo facoltativo, visita del Museo, custode di numerosi tesori di arte sacra.
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Costi:
€ 50,00
Condizioni:
Per accedere nelle basiliche e nei santuari è
d’obbligo avere spalle coperte e pantaloni lunghi
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